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Istituto Luce e Cinegiornali

L’Unione Cinematografica Educativa (LUCE) era organo tecnico cinematografico istituito nel 1924 con la denominazione di Istituto Nazionale Luce, per la propaganda politica e la diffusione della cultura attraverso la cinematografia (cinegiornali e documentari). Lo sviluppo di questo ente è legato soprattutto alla storia del fascismo, infatti, da questo regime, esso ricevette la spinta e il sostegno decisivo per una rapida crescita, assumendo anche alcuni caratteri che ne delinearono l’identità. In cambio, l'Istituto Luce contribuì alla propaganda fascista e registrò le trasformazioni del movimento, lo spirito di conquista che lo contraddistingueva, la costruzione dei riti e dei miti, oltre che lo sforzo e i processi d’identificazione della nazione con la figura di Benito Mussolini.

I cinegiornali, realizzati sempre più frequentemente dall'Istituto, erano una forma di cinema documentario dal taglio giornalistico, organizzati in rassegne di notizie dalla cadenza periodica, in genere settimanale, con scopo informativo per la popolazione e di cronaca dei maggiori avvenimenti dell'attualità. Nato con l'invenzione stessa del cinema, il cinegiornale inteso come notiziario cinematografico, raggiunse una notevole diffusione già nel primo decennio del Novecento. La sua importanza, infatti, crebbe notevolmente in seguito ai conflitti sociali derivanti dalla Prima guerra mondiale, e visse un arricchimento dei contenuti dovuto all'introduzione del sonoro che, grazie all'inserimento di un commento esterno ai filmati, permetteva di veicolare un messaggio più esplicito, diretto e persuasivo. In Italia, l'aspetto legato alla retorica di regime è particolarmente evidente nella copiosa produzione statale dei cinegiornali Luce, una delle punte di diamante dell'immagine propagandistica nazionale durante il ventennio fascista.

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